La valigia del musicista è una scultura-installazione, in marmo, realizzata nel 2017, che si trova presso il podere Lovolio, Bozzano (LU). Ho curato il progetto e il disegno dell'opera, mentre la realizzazione merito di un bravo artigiano del marmo. Nella parte anteriore accenna una chitarra e in quella posteriore la tastiera di un pianoforte per concludersi nella parte alta in uno specchio, di forma triangolare, dove si specchiano le nuvole, e gli angeli, che passano, quando passano, e più in generale l'arte, che si fa specchio del cielo. Sulla parte superiore dell'opera un manico in ottone, di forma semicircolare, a imitazione di quelle valigie-custodia per strumenti a corda. Sulla base sono riportati alcuni versi tratti da Brindisi (Salut) di Mallarmé, 1893: solitudine, stella, scogliera, a tutto quello che valse, il bianco affanno della nostra vela. La poesia, come del resto l'intera opera, vuole essere un omaggio a quanti, musicisti o meno, trascorrono la propria vita come un viaggio, sulle orme dell'idea o del sogno che li guida.
Brindisi
Nulla, una schiuma, vergine verso
solo a indicare la coppa;
così al largo si tuffa una frotta
di sirene, taluna riversa.
Noi navighiamo, o miei diversi
amici, io di già sulla poppa
voi sulla prora fastosa che fende
il flutto di lampi e d'inverni;
una bella ebbrezza mi spinge
né temo il suo beccheggiare
in piedi a far questo brindisi
solitudine, stella, scogliera
a tutto quello che valse
il bianco affanno della nostra vela.
Stéphane Mallarmé, Poesie, trad. Luciana Frezza, Feltrinelli, Milano 1963